Alemanno contro la teca dell’Ara Pacis
4 maggio 2008, di Redazione Trova-Roma.com
 

Il nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno ha annunciato dagli studi di Porta a Porta di avere intenzione di rimuovere la teca dell’Ara Pacis "Credo che la Teca di Richard Meier, che protegge l’Ara Pacis, sia un intervento invasivo da rimuovere ma, ovviamente, non e’ una priorita’".

Alemanno ha poi precisato che "Alla prima occasione in cui non avremo soldi da spendere in elezioni e quant’altro, promuoveremo un referendum in citta’ e saranno i cittadini a decidere se tenere o no la teca di Meier. Se i cittadini sceglieranno il no, la sposteremo in periferia"

Una posizione questa che non è nuova, in quanto il centrodestra romano ha sempre osteggiato la costruzione di edifici "moderni" all’interno del tessuto architettonico del centro di Roma. Alla proposta di Alemanno ha replicato l’assessore uscente all’urbanistica Roberto Morassut: "Le dichiarazioni di Alemanno sull’intento di demolire la teca dell’Ara Pacis se confermate sarebbero il segno di un’autentica follia […] Il neoeletto Sindaco anziche’ proporre la realizzazione di una nuova struttura culturale propone l’abolizione di un museo esistente. La nuova Amministrazione Comunale non intende dare qualcosa in piu’ a Roma ma intende togliergli qualcosa che gia’ ha […] Si ignora che il museo dell’Ara Pacis oggi e’ uno dei piu’ visitati dai cittadini romani e dai turisti, un motore dell’industria culturale e turistica che fa bene all’economia cittadina"

Il caso sta rianimando il dibattito sui fautori e denigratori del progetto di Meier e rimette con forza al centro dell’agenda del nuovo sindaco il problema dell’urbanistica della capitale e dell’annosa questione sull’opportunità di sperimentare soluzioni contemporanee nel tessuto architettonico della città "vecchia".

Interpellato sull’argomento l’architetto americano Richard Meier ha affermato di essere stupito delle parole del sindaco ed ha affermato «No so quello che significano queste parole non ho mai incontrato il nuovo sindaco, non so chi sia. Sarei felice di discuterne con lui, mi può chiamare a qualsiasi momento. Sono sempre disponibile»