L’insula dell’Ara Coeli
28 ottobre 2007, di Chiara Paolessi
 

Domenica 28 ottobre il comune di Roma organizzerà una visita guidata all’Insula dell’Ara Coeli. Cicerone per primo coniò questo termine per indicare quel tipo di abitazione che si sviluppava non per larghezza, come le ville romane, ma per altezza e che risolveva in qualche modo i problemi legati al sovraffollamento di Roma tra la fine della Repubblica ed i primi due secoli dell’Impero. Nello specifico l’insula dell’Ara Colei venne edificata nei primi decenni del II secolo d.C. e si trova a ridosso del colle Capitolino. Era un edificio di quattro piani con ambienti di forma irregolare e costruito in opera laterizia. Come tutte le insule aveva al pianoterra le taberne che si affacciavano sulla via principale o su un cortile. Si accedeva ai piani superiori tramite delle scale lignee poste all’interno delle singole taberne. Bisogna inoltre considerare che le insule non erano fornite di acqua corrente, lusso riservato alle sole case signorili, e che l’igiene in queste abitazioni era molto scarsa come anche il forte rischio di incendi. La visita a questo “condominio” romano ripercorre quindi uno spaccato di vita quotidiana della gente comune; non le bellissime ville a cui siamo abituati pensando alle domus di Pompei ma le case della semplice gente che abitava la città eterna 2000 anni fa. La visita guidata (biglietto 3 euro; ridotto 1,50) sarà curata dalla Sovrintendenza del Comune di Roma.

di Chiara Paolessi