Roma tapezzata di manifesti fascisti: Fini declina responsabillità
12 ottobre 2007, di Redazione Trova-Roma.com
 

ROMA - «Espedienti da magliari politicamente alla disperazione». È il commento ufficiale di Alleanza nazionale all’iniziativa (di ignoti) che ha fatto trovare giovedì mattina manifesti del segretario di An Gianfranco Fini mentre esegue il classico saluto fascista a braccio teso in molti quartieri di Roma. La fotografia utilizzata, fanno sapere ad An, risale ad almeno vent’anni fa . Si tratta «di un fotogramma tratto da un filmato in cui l’onorevole Fini saluta i partecipanti a un comizio e non di un saluto fascista».

I manifesti di Roma (Ansa) CHI È STATO? - Sarà, comunque nei quartieri Trieste, Salario, Appio Tuscolano, piazza Vittorio e Centro della capitale sono comparsi i manifesti con la scritta «Fini: una garanzia ideale e politica» firmati Centro Studi ideale e libertà, che a una prima verifica risulta inesistente. Alla tipografia che avrebbe stampato i manifesti (Industrie Grafiche Editoriali Sud, di Isola del Liri, in provincia di Frosinone) hanno riferito di non saperne nulla. Il diretto interessato ha detto che si è trattato di «una cazzata». L’ufficio stampa di An però si domanda: «Chi ha interesse a pescare nel torbido alla vigilia della manifestazione di An (sabato 13, ndr), che si annuncia imponente per partecipazione popolare?». Il partito invita le forze dell’ordine a vigilare e prevenire «nuove e più gravi provocazioni».

I SOSPETTI - I primi sospettati sono a 360 gradi: qualcuno che vuole gettare discredito sulla manifestazione sia a destra che a sinistra. In molti ad An hanno pensato subito a Francesco Storace e al suo gruppo di fuoriusciti dal partito. Ma «il sospettato» si difende e precisa: «Se avessi i soldi, i manifesti li farei per il mio partito e di sicuro non per Fini». Storace non riesce a indicare chi può esserci dietro alla «campagna», ma è convinto che il risultato sarà quello di «fare pubblicità alla manifestazione» organizzata da An per il 13 ottobre. Alcuni hanno pensato anche a Giuseppe Ciarrapico, da tempo in polemica con la politica del leader di An. Oppure si fa il nome di Sergio Mariani, l’ex marito dell’ex moglie di Fini, Daniela Di Sotto, tipografo e già in passato al centro di polemiche relative a manifesti stampati per il partito di Fini.