Sanità nel Lazio: evitato il commissariamento
31 maggio 2008, di Redazione Trova-Roma.com
 

Evitato il commissariamento del Lazio e di conseguenza non ci sarà nessun aumento delle tasse per i cittadini e gli imprenditori. L’incontro tra i tecnici del ministero dell’Economia e quelli della Regione, è finito con una fumata bianca: il verbale della riunione inviato al ministro Giulio Tremonti e al governo, ha di fatto revocato la procedura per l’aumento dell’addizionale regionale sull’Irpef e l’Irap e Irpef.

Per arrivare a questo risultato la Regione ha dimostrato che con il suo “tesoretto” si può coprire l’extradeficit del 2007 fissato a 125,2 milioni di euro. Il denaro finito nelle casse regionali deriva dall’aumento del gettito fiscale e si dovrebbe attestare (a secondo dei calcoli) tra 186 e 206 milioni di euro. Resta però tutta da verificare la situazione dei conti del 2008 e per questo sono stati avviati già dalla settimana scorsa gli incontri tra il governo e la Regione. Soddisfatto del risultato il presidente della Regione Piero Marrazzo ma anche gli assessori Battaglia e Nieri che stanno gestendo il Piano di rientro dal deficit sanitario. «Gli allarmi dei giorni precedenti si sono dimostrati privi di fondamento», ha dichiarato l’assessore al bilancio dimenticandosi però di spiegare che la copertura all’extradeficit è arrivata dal “tesoretto” e non dalle coperture precedenti bocciate dal governo Prodi. La sanità del Lazio sta andando verso la guarigione anche se resta un malato da tenere sotto stretta sorveglianza anche perché i sindacati sono passati dai mugugni di qualche mese fa alle urla di ieri. «Il Lazio è tra le regioni dove il rapporto tra dipendenti del sistema sanitario e popolazione è più basso, uno ogni 106 abitanti con una spesa per il personale del 28 per cento rispetto alla media nazionale del 34. La situazione del personale è insostenibile, il blocco delle assunzioni ha determinato una riduzione di circa 2.000 operatori con un inevitabile aumento dell’uso dello straordinario», ha denunciato Gianni Nigro, segretario della Cgil-Fp. Dai dati dei sindacati risulta che nei primi mesi del 2008 ci sono stati 60 incidenti che hanno coinvolto gli autisti delle ambulanze dell’Ares «anche perché sono costretti a turni di lavoro massacranti - ha aggiunto Luigi Casarini della Cisl. Alle proteste dei sindacati si sono aggiunte ieri quelle dell’opposizione in Regione. «I conti della sanità sono un vero e proprio disastro: nel 2007 siamo arrivati a un disavanzo complessivo a 1,7 miliardi e per il 2008 viene stimato un extradeficit superiore ai 600 milioni», hanno sostenuto ieri Alfredo Pallone, Antonio Cicchetti e Donato Robilotta. «Non è vero - ha replicato Battaglia -: il deficit della sanità del Lazio è stato ridotto dal 2005 al 2007 di ottocento milioni di euro».

FONTE: Il Messaggero