Si è chiusa la sagra dell’uva di Marino: ecco il bilancio
7 ottobre 2009, di Redazione Trova-Roma.com
 

Marino 06/10/09 E’ stato il saluto di un’ora e quaranta minuti intonato da Raf a dare appuntamento alla prossima edizione della Sagra dell’Uva più discussa del momento. Trentamila persone hanno fatto l’ennesimo soul out di questa storica cinque giorni che da sempre, nel panorama internazionale, si contraddistingue per la sua unicità. Quest’anno per la degustazione di itinerari capaci di intrattenere non solo il gusto, all’unico è stato abbinato l’insolito.

E’ proprio il gustare ad essere stato declinato sulle tappe di un programma ricco di appuntamenti più o meno noti. Tradizione che si è scelta di rinnovare col tema vino, musica e poesia modellando una storia nella storia: l’oggi.

La scelta da parte dell’Amministrazione Comunale è stata mirata all’apertura utilizzando gradazioni che, come tutti gli anni, miscelano il sacro al profano. Se infatti è vero che la Sagra dell’Uva è prima di tutto religione, è altrettanto vero che il profano prende il via proprio col “Miracolo delle Fontane”. La più antica Sagra italiana è stata, pure per quest’edizione, la più chiacchierata. A creare rumore non è stato il ripetersi di un errore che lo scorso anno ha reso il vino unico protagonista: dalle fontane alle case dei marinesi un piccolo “incidente”, ha fatto girare Bacco per il mondo.

“Quest’anno proprio per i riflettori che il mondo ha puntato sull’unicità, – afferma il Sindaco Adriano Palozzi – abbiamo cercato di risaltare la sagra aprendo uno spiraglio a nuove contaminazioni. L’incontro di fratellanza con la Turchia – continua Palozzi - è una delle tante testimonianze che segnano l’obiettivo di apertura. La tradizione della sagra rinnovata ogni anno, si è rinnovata anche con i tempi ma, le interpretazioni sui cambiamenti significativi, sono state discusse con i copioni di sempre.”

A suscitare le classiche polemiche è stato, tra le tante, il corteo storico de “Il Ritorno di Marcantonio Colonna” dalla battaglia di Lepanto del 1571 interpretato per quest’anno oltre che da Sara Varone,(Felice Orsini) Costantino Vitagliano (Marcantonio), pure da Eva Henger, “incoronata” Madrina della sfilata. Eppure, proprio la Henger, è stata la testimonial più applaudita anche durante le giornate in cui si scendeva in piazza per la libertà di stampa, la stessa che però, ha utilizzato gli accenti politici e non quelli singolari riconosciuti a livello mondiale.

I dati hanno parlato chiaro rispetto all’affluenza ed al gradimento scambiato, fino alla serata conclusiva, tra Raf e le 30 mila persone che hanno letteralmente invaso Piazza San Barnaba e le vie che la raggiungono. Un calore recepito dallo stesso artista che ha continuato a ringraziare la Città di Marino e gli astanti intonando, tra le tante, le sue di “Metamorfosi”.

E tra promossi e bocciati, la Città di Marino ringrazia i partecipanti, i cittadini, gli artisti, le forze dell’ordine, la Regione, la Provincia e le Istituzioni “rimandando” tutti all’appuntamento con l’86° edizione ad ottobre 2010.