Strisce blu a Roma: per ora non si paga, ma per quanto può durare? 30 maggio 2008, di Redazione Trova-Roma.com
L’Aipark, l’Associazione Italiana tra gli Operatori nel Settore della Sosta e dei Parcheggi aderente a Confcommercio, intende ’’mettere a disposizione della citta’ di Roma la propria professionalita’ ed esperienza per collaborare alla analisi e alla soluzione delle problematiche emerse in questi giorni sui parcheggi a pagamento’’. In una lettera inviata al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in merito alla sentenza del Tar sulle strisce blu il presidente di Aipark, Piero Craveri, sottolinea che ’’la gestione della sosta a pagamento - se correttamente applicata -, rimane uno strumento essenziale per le amministrazioni locali per la gestione della mobilita’ urbana e per regolamentare il diritto e le modalita’ di sosta soprattutto nelle zone ove la domanda supera l’offerta’’.
’’La sospensione della sosta a pagamento su tutta la citta’ di Roma - continua Craveri nella lettera - se da un lato puo’ essere considerato come un momento di valutazione per dare un taglio piu’ razionale al piano della sosta regolamentata, dall’altro, se non viene risolta in termini estremamente rapidi, puo’ compromettere l’accessibilita’ alla citta’ e la sua mobilita’, con gravi ripercussioni su tutte le attivita’ e in particolare sulle attivita’ commerciali e l’accessibilita’ dei residenti’’.
Dunque da oggi a Roma come lo stesso Sindaco Alemanno ha spiegato nell’atto di indirizzo che porta la sua firma, e’ sospesa la tariffazione oraria in tutto il territorio comunale, in attesa di una nuova delibera che segnera’ il ’’destino’’ delle strisce blu alla quale si lavorera’, come informa il Campidoglio, in collaborazione con i municipi, le associazioni preposte. Intanto il ’’caso Roma’’ sta attraversando l’Italia tanto che il Codacons ha invitato il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, a fare come Alemanno che ha accettato il pronunciamento del Tar del Lazio rinunciando, ieri, ad impugnare la sentenza al Consiglio di Stato. ’’La verita’ e’ - afferma Marco Maria Donzelli, presidente del Codacons - che in tutte le grandi citta’ italiane, pur di spillare soldi ai cittadini, hanno esteso a dismisura e a casaccio le aree a pagamento, inventandosi che erano tutte zone di rilevanza urbanistica, trasformando quella che doveva essere un’eccezione nella regola generale’’. |